Chiunque può diventare una persona migliore nella vita, per raggiungere vette più alte e in generale migliorare la propria vita. In fondo, che motivo c’è di disperarsi, se tutti possono essere capaci di attualizzare al meglio tutte le proprie potenzialità? Il termine miglioramento personale deriva dall’inglese “personal growth” e si applica in ogni area della propria vita.
Tutti possono cambiare i propri aspetti negativi: ansia, depressione, senso di colpa, che creano malessere e incapacità di voler cambiare la propria condizione di disforia.
La mentalità per un corretto processo di crescita personale
Il primo step, è quello di avere degli scopi, sia a lungo termine che nell’arco della proprie faccende quotidiane. Si inizia così ad entrare in una mentalità positiva, in cui la persona può riuscire ad arricchire la propria vita e cambiare i suoi giudizi su ciò che la vita gli si presenta davanti.
Chi avrà una mentalità statica non avrà intenzione di capire che la crescita personale potrebbe funzionare davvero.
Ma c’è chi invece riesce a rialzarsi, e si fida ad entrare in un processo di auto-miglioramento, in cui bisogna riconoscere ogni tipo di errore che si compie, in modo da cambiare ogni tipo di pensiero o azione che genera un’influenza negativa nella propria vita e che crea disorientamento emotivo, con se stessi che con gli altri. Le tecniche della psicologia per concretizzare ciò -che rientra nel ramo della psicologia positiva– sono state comprovate attraverso studi scientifici. Quindi, prima di essere scettici, datevi un’opportunità, si parla sempre della vostra vita.
L’importanza del cambiamento nella crescita personale
Bisogna credere in sé stessi. Crediamo e siamo abituati a credere che possiamo vivere solo in un certo modo, creandoci molte limitazioni verso le nostre capacità. Dobbiamo iniziare a pensare che in noi c’è un grande potenziale che possiamo esprimere -nel mondo lavorativo, familiare, sentimentale, creativo.
Tuttavia possiamo rischiare di non vivere certe opportunità che la vita ci può offrire, soltanto perché pensiamo che non siamo degni o non possiamo essere capaci di poter vivere l’abbondanza positiva della vita. Non dobbiamo farci frenare dalle nostre sensazioni negative, né dalle persone che ci bloccano appena c’è una novità che ci si presenta davanti, una novità che può farci entrare in un flusso di miglioramento. Le novità, nuove situazioni, nuove persone e nuovi posti possono all’inizio farci sentire un po’ spaesati, ma una volta che una persona crede che è degna di ricevere di più dalla vita, in qualche modo creiamo un collegamento con quella ventata di novità e positività che eliminerà ogni parte tossica che si ha diramato nella propria vita. Bisogna sottolineare che una volta che sentirai che tu stesso stai cambiando, anche gli altri lo percepiranno, e ciò creerà un maggiore legame con le persone che fanno parte della tua vita, e relazioni più forti creano nella persona una base solida di autostima e forza di volontà.
I comportamenti dannosi per la psiche
Sicuramente, la rassegnazione, è al primo posto del comportamento che provoca una rinuncia e una consapevolezza del proprio potere interiore. La rassegnazione non approva il cambiamento, e questa abitudine comportamentale ci fa cadere in un vortice in cui si accetta una condizione di sconfitta, di rammarico, di frustrazione, come se è solo questo quello che ci aspetta e che dobbiamo vivere per il resto dei nostri giorni, non riuscendo a visualizzare nessuna porta capace di farci entrare in un circuito diverso, quello di essere coscienti della nostra forza interiore e di poter cambiare la propria situazione.
Le abitudini negative e l’effetto sulla salute
Quali sono le abitudini che incidono profondamente, ma in maniera sfavorevole, i nostri due mezzi di vitale importanza (il tempo e la salute)? Ci sono sia abitudini di cui siamo più consapevoli e alcuni di cui non ne siamo del tutto coscienti. Ad esempio pensare sempre agli altri e giudicarli in maniera ostile. Cosa in realtà ci si ricava da questi comportamenti? Niente.
Oltre ai comportamenti che ci provocano sensazioni e sentimenti sgradevoli e che non ci fanno migliorare, ci sono anche comportamenti dannosi che riguardano la sfera del cibo. Spesso chi mangia cibo non salutare è perché in qualche modo si riflette in questo tipo di cibo, in cui il suo solo scopo è quello di essere consumato. Ciò potrebbe essere visto come una forma di fugace compiacimento della persona che lo mangia, come se il cibo può avere in sé una vera soddisfazione alla nostra situazione di disagio. Quali possono essere le condizioni in cui una persona decide di non avere cura di sé? Un tipo di situazione può essere questa: due fidanzati litigano e uno di loro si deprime. Questa persona si chiuderà in sé stessa e inizierà ad affogare la sua disperazione in una vaschetta di gelato. Quante volte lo abbiamo visto nei film? Ecco, questo è un comportamento autodistruttivo da non sottovalutare, che va di pari passo con quello della rassegnazione, e nei peggiori dei casi, i due comportamenti possono combaciare.
La crescita personale cosciente: un modo per cambiare la propria vita
Qual’è il modo di cambiare la propria situazione di rassegnazione? Quello di accettare ciò per cui si sta male. La differenza con la rassegnazione, -in cui non si vedono altri orizzonti se non quello dell’autocommiserazione- sta nel guardare e mantenere la testa alta a ciò che ci provoca dolore, e non rinchiudersi nella propria gabbia e affrontare ogni genere di situazione avversa.
Quando iniziamo ad accettare la realtà, quest’ultima la constatiamo per com’è davvero, iniziamo a comprenderla, ad ascoltarla. In questo modo, essendo più consapevoli della realtà che ci circonda, siamo più consapevoli di noi stessi, e riusciamo a capire anche i problemi delle altre persone, in cui fino ad adesso per la nostra condizione di malessere, abbiamo dato per scontato le loro emozioni. In questo modo, riusciamo a vivere la realtà della vita con grande coraggio e senso di benessere.